Ecco l’ultima intervista rilasciata del nostro Amministratore delegato, Giovanni Rigoldi.
Il presidente MIRO: “50 milioni di fatturato? Si può fare”
Non c’è un solo minuto da perdere, meglio, un solo euro se si vuole raggiungere l’ambizioso obiettivo dei 50 milioni di fatturato al 31 dicembre 2023. Lo ribadisce il presidente MIRO, Giovanni Rigoldi, in questa che definisce “una chiamata alle armi per il consorzio nella sua totalità: oltre alla squadra dei promoter e dei logistici, le concessionarie, gli affiliati, i partner”.
I numeri di agosto lasciano ben sperare?
Nonostante le due settimane di chiusura abbiamo movimentato quasi un milione e mezzo di ricambi, più 10 per cento su agosto 2022, arrivando a sfiorare la cifra di 30 milioni nei primi otto mesi dell’anno con un aumento dell’11 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Anche i partner hanno registrato un incremento: del 10 per cento ad agosto e addirittura del 31 per cento nella frazione gennaio-agosto, passando da un milione e mezzo a quasi due milioni di euro.
Certo 50 milioni già nel 2023 sono un obiettivo abbastanza impegnativo ma che dobbiamo cercare di raggiungere per mantenere sempre più performante il rapporto costi-benefici derivante dall’appartenenza al network. Noi dealer, soprattutto, dobbiamo focalizzarci su particolari che possono fare la differenza: penso, per esempio, alle richieste di preventivo inevase, che restano nei tubi del sistema di preventivazione Integra e scoraggiano anche l’autoriparatore animato dalle migliori intenzioni. Dobbiamo trattare le lead generate in area ricambi con la stessa attenzione maniacale che le nostre aziende riservano alla gestione delle lead destinate alla vendita delle auto. Lo strumento è lo stesso. Anche nell’area ricambi va strutturato un funnel di vendita da monitorare continuativamente con grande cura e determinazione.
Anche i partner, ha detto, devono fare la loro parte…
Assolutamente. Siamo reduci dalla prima riunione plenaria con i partner nella storia del consorzio, nella quale abbiamo chiesto una maggiore proattività e alzato l’asticella del loro obiettivo annuale portandolo per quest’anno a tre milioni di euro. Abbiamo condiviso tutte le opportunità che possono sfruttare per operare al meglio nel consorzio e sviluppare i loro fatturati nei confronti di autoriparatori affiliati e dealer soci. Abbiamo anche condiviso l’idea che ciascuno dei dodici partner MIRO sviluppi delle promozioni ad hoc che possano fare presa sui nostri clienti meno performanti, quelli che ancora non raggiungono i 12mila euro di acquisti all’anno e continuano a pagare il contributo extra di 150 euro sulla consegna. Che siano partner di prodotto o di servizio, a tutti è stato chiesto di strutturare un’offerta mirata per l’ultimo trimestre. La stessa operazione che dovremmo fare anche noi concessionari. Nell’incontro di Cusago abbiamo messo a punto una strategia comune finalizzata al raggiungimento di un obiettivo a breve termine – appunto i 50 milioni di fatturato – e più in generale di fidelizzazione del cliente. Il riscontro da parte dei partner è stato positivo. Quanto a noi, abbiamo garantito una maggiore interazione partner-affiliati attraverso i promoter.
Promoter che sono di nuovo sei?
Da poche settimane abbiamo completato l’organico con l’inserimento di Lorenzo Mondoni. I promoter, non mi stancherò di ripeterlo, sono la cinghia di trasmissione dell’attività dei dealer verso i riparatori, il loro ruolo è cruciale. E infatti, per la prima volta nella storia di AsConAuto, tutti e 125 i promoter in forze nei 26 consorzi del network parteciperanno insieme a un evento formativo. Un’opportunità che anche noi concessionari dovremmo cogliere e mettere a frutto.
Dove si terrà questo evento formativo?
A Service Day, il 27 e 28 ottobre a Verona. È un’occasione molto importante per tutta la filiera del post vendita, e mi aspetto un’adesione massiva dei dealer di Milano: il venerdì perché è la giornata dedicata a noi concessionari, ai service manager, agli addetti ai ricambi; il sabato perché è la giornata degli autoriparatori, che sono nostri clienti e per una volta saranno liberi dai ritmi pressanti del lavoro di officina o carrozzeria e potranno relazionarsi con i nostri responsabili di magazzino in tutta tranquillità.
E poi perché si parlerà di formazione…
Venerdì, nel workshop delle 12.30 sul tema ‘Nuove generazioni in officina: come trovarle, motivarle e gestirle’. Quello del reperimento di personale è un problema trasversale, che accomuna concessionarie e aziende affiliate; quello della formazione è un tema che mi sta particolarmente a cuore, e credo anche a voi, perché è forse l’unico modo che abbiamo per dare un futuro non solo ai ragazzi ma alle nostre imprese.
Da anni stiamo cercando di sviluppare partnership proficue con gli enti formativi di Milano e provincia. Sono reduce da un incontro con il direttore generale di Enaip Lombardia, Giovanni Colombo, da cui è uscito con chiarezza che non è sufficiente accogliere gli allievi per degli stage se non ci impegniamo ad assumere i migliori profili alla fine del percorso scolastico. Per provare ad arginare la piaga dell’abbandono dobbiamo contribuire a costruire un percorso, anche mettendo a disposizione qualche ora di docenza dei nostri tecnici.
Da presidente del consorzio AsConAuto di Milano, quanto la inorgoglisce l’ingresso di AsConAuto nell’ICDP?
Enormemente, e dobbiamo ringraziare il presidente Roberto Scarabel per questo risultato. Da 25 anni ICDP (International Car Distribution Programme) rappresenta uno dei più autorevoli think tank del mondo automotive: ne fanno parte le Case auto, le associazioni di concessionarie e alcuni grandi dealer… Coltivare relazioni nazionali e internazionali ad alto livello permette di rendere accessibili a tutta la rete informazioni vitali per noi concessionari e, a cascata, per gli autoriparatori clienti.
Noi tutti conosciamo Luca Montagner come senior advisor di Quintegia, ma Montagner è anche associate director di ICDP e, in virtù del sodalizio sempre più stretto tra Quintegia e AsConAuto, si è adoperato per far salire a bordo di ICDP AsConAuto, la nostra associazione. Rappresentiamo a livello nazionale una realtà che fattura un miliardo di euro l’anno, con una flotta di 500 furgoni e altrettanti uomini e un pacchetto di soluzioni tecnologiche all’avanguardia (ARiA, Integra, A-Service, BeeTip…). AsConAuto è un partner che porta valore alle concessionarie, essere membro ICDP è anticipare i cambiamenti che avverranno nel mondo dell’auto e pianificare le contromosse.